Il girasole è una specie del gruppo delle proteaginose che diverranno sempre più determinanti nello
scenario dell’agricoltura italiana ed europea a seguito delle ultime direttive della PAC 2014-2020 legge che ritaglia un ruolo determinante per le colture che producono proteina ed olio vegetale.
Essendo il girasole tra le specie con maggiore adattabilità, a fronte di ridotti input agronomici, sarà sempre più consueto inserire nei piani agronomici aziendali tale coltura, soprattutto in terreni particolari e come valida alternativa per le rotazioni aziendali alle colture principali.
In sintesi verranno di seguito elencati gli aspetti colturali per la produzione di seme ibrido di girasole:
Individuazione e superficie dell'appezzamento
- È necessario considerare l’isolamento: l'appezzamento deve essere come minimo a 3 km da altre coltivazioni di girasole.
- Accertarsi che non siano presenti nelle vicinanze piante selvatiche o spontanee.
- Scegliere appezzamenti dove per almeno 5 anni non è stata presente la coltura del girasole.
- È consigliabile scegliere terreni in rotazione a colture azotofissatrici o cereali.
- È consigliabile l’orientamento nord-sud dell’appezzamento.
- Optare per appezzamenti regolari preferibilmente rettangolari e ben accessibili per i controlli.
- Superficie per appezzamento non superiore a 5 ettari.
- È consigliabile individuare appezzamenti pratici per le visite che dovranno essere effettuate.
Letto e modalità di semina
- Ottenere un terreno ben preparato ed affinato per garantire omogeneità di germinazione.
- Seminare entro il periodo Marzo/Aprile.
- Scegliere l'orientamento nord-sud per facilitare il controllo.
- Impiegare seminatrici pneumatiche di precisione a 45–75 centimetri di interfila.
- Seguire lo schema sotto indicato per le seminatrici a 6 file:
Costo della semente
- Prezzo ad ettaro come per seme commerciale.
- Semente di base fornita dalla ditta sementiera Guerresi srl.
Concimazione
- Fabbisogno di azoto 70–90 U.F. in presemina oppure intervenire in copertura/sarchiatura con 60 U.F.
- Fabbisogno di P2O5 50 U.F. alla semina localizzati.
Diserbo
- Necessario in pre-semina con prodotti registrati per ottenere una coltura pulita.
- Optare per terreni con bassa quantità di specie infestanti.
Interventi fitosanitari
- Non necessari, eventualmente contro peronospora se presente.
Irrigazione
- Eventualmente di soccorso in pre fioritura.
Taglio piante ristoratori
- A fine fioritura è obbligatorio eliminare, con fresa macinatrice opportunamente dimensionata, la linea R (ristoratore) ed accertarsi che non vi siano piante rimaste integre.
Fioritura
- Inserire 2/3 alveari di insetti pronubi (api) per incrementare la fecondazione.
Selezione e controllo in campo (da effettuarsi col sole alle spalle)
- Allo stadio di 6-7 foglie eliminare i fuoritipo per forma, colore, dimensione, vigoria, ecc...
- Allo stadio di bottone fiorale eliminare i fuoritipo e le piante prefiorite.
- Allo stadio di fioritura eliminare fuoritipo ancora presenti e le piante fortemente precoci o tardive (controllo continuo per 10 giorni onde verificare l’omogeneità della popolazione).
- Nella fila del CMS (maschosterile) eliminare le piante potenzialmente fertili che presentano stigmi di colore marrone scuro.
- Eliminare le file R (ristoratore) tramite opportune fresatrici dopo la fine della fioritura.
- Ultimo controllo a maturazione fisiologica della granella.
Raccolta
- A maturazione fisiologica della granella con umidità compresa tra 9 e 11% di UM.
- Con mietitrebbiatrici adatte e PERFETTAMENTE PULITE (non inquinate da girasole, è opportuno trebbiare altre colture in modo da pulire gli organi e procedere poi a pulizia con aria compressa).
- Eventuale vagliatura per eliminare la parte verde che potrebbe incrementare l’umidità.
- Eventuale ventilazione con aria naturale non riscaldata.
Conferimento
- In bigbag nuovi da 0,9 tonnellate, opportunamente chiusi ed identificabili per varietà, lotto e produttore.